Gli albori della nostra contrada risalgono al periodo in cui le truppe francesi, che occupavano lo Stato Pontificio, rasero al suolo Monterano. Dopo la distruzione, avvenuta precisamente nel 1779, la quasi totalità dei monteranesi si trasferirono nel vicino abitato di Canale, portando via dal luogo di origine qualsiasi tipo di materiale adatto per la costruzione di abitazioni. A questo punto Canale, sorto nel 500 a seguito della colonizzazione di carbonari toscani, con l’esodo dei monteranesi, divenne un vero e proprio paese con una forma architettonica organizzata in ”Castelletti”. Ogni Castelletto presenta un lavatoio zonale per l’odierno bucato, un forno a legna in comune per tutti gli abitanti, una piazzetta dove si svolgeva il mercato ed una ”frasca” per la compera ed il consumo dei vini locali. La nobile contrada Carraiola è situata nella parte settentrionale del territorio canalese e comprende i seguenti castelletti: Giglio, Bonivento e Linfa D’oro. Lo stemma della Carraiola è il ”Leone Rampante” ( da cui il soprannome RAMPA ), simbolo di forza lealtà e coraggio, i suoi colori sono il nero ed il verde gli stessi della più ben famosa Venezia.
Lo scopo principale della contrada è quello di partecipare a tutte le competizioni sportive, folkloristike e tradizionali organizzate nel comune di Canale Monterano.Grazie alla fantasia dei nostri contradaioli, hanno avuto modo di esistere molte delle iniziative folkloristiche (tutt’oggi adottate da tutte le altre contrade), come le feste di contrada, i calendari e i vari gadget che ornano ormai tutti i contradaioli canalesi, nonché la simpatia che la nostra contrada ha sempre riscosso anche fuori dal paese (la definizione più nota data dal Boss, nostro storico presidente, è il ”Commonwealth”, stante proprio a significare metaforicamente la grande influenza esterna della Carraiola); ma la grande intuizione dei dirigenti carraiolesi è stata senza dubbio l’idea di rendere autonome economicamente le contrade. Dal 1993 grazie alla consistente presenza di carraiolesi in Pro-Loco, questo processo ha avuto inizio tant’ è che a 15 anni di distanza possiamo certamente dire che le 6 contrade di Canale costituiscono l’asse portante di tutto il folklore e del volontariato locale. Questa intraprendenza e sicuramente l’ostinata voglia di riuscire quasi a tutti i costi, ci rende invisi al resto del paese eccezion fatta per la contrada Montevirginio. L’amichevole competizione e il grande attrito che, puntualmente si crea ogni estate all’inizio delle ostilità tra contrade, soprattutto tra le contrade di Canale e la nostra, oltre ai grandi sfarzi che da sempre ci contraddistinguono, facendoci attribuire l’appellativo di facendoci attribuire l’appellativo di ”vanitosi e spreconi”, hanno portato nel 1997 gli allora dirigenti ad insignirsi dell’ appellativo ”Nobile”, proprio per rimarcare la nostra statura di eterni rivali contro tutto e tutti, cosa che da sempre ci rende anche un po’ orgogliosi. L’appellativo Nobile è maturato anche a seguito del patto di amicizia stretto con la Nobil Contrada del Bruco di Siena nel 1997, voluto fortemente da Enrico Monarca detto il Boss. Il patto d’amicizia verrà poi rinnovato nel 2008 quando una nostra delegazione ha partecipato alla festa in onore della vittoria ottenuta dalla contrada senese al proprio Palio. Si dovrà attendere il 2015 per la registrazione ufficiale dello stemma nobiliare nell’apposito registro. In seguito la nostra contrada ha stretto 2 gemellaggi con altrettante contrade dei comuni limitrofi: nel 2006 con la Contrada della Volpe ”Rione Vicinato” di Manziana e nel 2010 con la Contrada Polveriera di Allumiere. Da questi gemellaggi sono nate proficue collaborazioni ed altrettante proficue iniziative comuni, ultima la collaborazione con entrambe la contrade all’organizzazione delle rispettive sagre di contrada.
L’uomo che più di tutti ha saputo rappresentare la coriacità e l’animo Ribelle ma Buono di tutti noi Carraiolesi è sicuramente il BOSS al secolo Enrico Monarca. E’ stato sicuramente un personaggio singolare che con la sua scomparsa ha lasciato un vuoto, non solo nei cuori verdeneri, ma in tutta la gente canalese. Era un irascibile-romantico, appassionato di storia e folklore con un amore sviscerato per la sua Carraiola. Ne è stato Presidente ma soprattutto trascinatore per i primi 40 anni di vita, e per questo il compito che noi ”umili” successori ci siamo prefissati è quello di continuare nella sua opera e specialmente di NON dimenticare mai di ricordarLo come si deve ad ogni grande personaggio che la storia ci ha regalato.
Questo sito è dedicato ad Angelo Di Vico in arte "Maiuscolo", nostro storico webmaster, ispiratore dello sbarco sul web delle iniziative e delle idee che da sempre ci contraddistinguono. Grazie ad Angelo, utilizzando piattaforme FREE, la Contrada Carraiola si è dotata di un sito web già dal 1997 prima dello stesso comune di Canale Monterano. Nel 2003 ha creato un BLOG dove i pionieri del web si scambiavano notizie ed informazioni. Il Blog veniva usato moltissimo soprattutto nel periodo estivo quando Angelo inseriva di volta in volta i commenti relativi alle partite del Torneo dei Rioni di calcio ed alla Corsa del Bigonzo, favorendo una vibrante attività di scambio di opinioni. Nel 2007 ha visto la luce il profilo Facebook della Contrada, seguito nel 2012 dal profilo Twitter e nel 2015 da Instagram.
Dal 2021 grazie alla mamma Anna è stata istituita la borsa di studio intitolata ad "Angelo Di Vico" destinata allo studente più brillante in campo informatico web e video, individuato dal consiglio di classe tra gli alunni della terza della scuola secondaria di primo grado di Canale Monterano.
A futura memoria...
Nobilis Regio Caraiolae A.D. MMXXI
Il territorio di Canale Monterano comprende i paesi di Canale, Montevirginio, il Borgo della Piana, le rovine di Monterano, il monte dell'Eramo, le terme di Stigliano. E' bagnato dal fiume Mignone e dai suoi numerosi affluenti, torrentelli quali: Bicione, La Lenta, Rafanello, che si snodano in campagne di suggestiva bellezza. La particolare posizione geografica di questo territorio, situato tra i Monti della Tolfa e i Monti Sabatini, non lontano da Roma (50 km), dal mare (20 km) ed ad un passo dal Lago di Bracciano, risulta tra le più favorevoli per il turista che volesse, a pochi chilometri dalla città, trovare un luogo tranquillo ed ospitale dove disintossicarsi dai frenetici ritmi urbani.