Palio delle contrade 2025

Quest'anno chiudiamo l'evento con il messaggio del nostro fortissimo corridore Thomas Manfredi, finora l'unico forestiero a vincere con una squadra formata da lui e cinque residenti

Non basterebbe un post per descrivere la grandezza di questi ragazzi. Dal 2019 che ho la fortuna e l'onore di allenarmi e correre insieme a loro e sotto i loro consigli.

Ringrazio tutta la contrada Carraiola per l'immenso calore che mi ha trasmesso dal primo giorno.

Un ringraziamento speciale va a Simone, un allenatore e un amico, l'allenatore mi ha insegnato a correre sotto il bigonzo, l'amico a correrci tranquillo e concentrato.

Poi i miei compagni di squadra, superiori nel cuore e nella testa di tanti altri atleti che ho conosciuto, loro più di tutti mi hanno arricchito in questi anni.

Infine il resto del Team. Manuele, Diego, Valerio, Ramona, Federico, Riccardo, Erika, tutti quanti, grazie per il supporto, nei belli e nei brutti momenti, siete il cuore della Carraiola.

Un ringraziamento speciale va al Presidente, Franco Nuti, un uomo che riesce a tirare fuori il meglio da chi lo circonda, la persona che ha reso questa gara un evento internazionale, facendovi correre il n°12 all time sui 200 metri Reynier Mena, un impresa degna del ruolo che ricopre.

Forza Rampa 💚🖤💚

La squadra: Trifelli Simone, Vittorini Cristian, Vittorini Miguel, Vittorini Manuel, Manfredi Thomas, Mena Reynier, la fantina Nuti Ginevra


CORTEO STORICO della NOBILE CONTRADA CARRAIOLA


Il corteo della Nobile Contrada Carraiola è aperto dal gonfalone dove è possibile ammirare lo stemma, il leone rampante, e i colori, il verde e il nero.
Pietro Scipioni, oltre ad aver ideato la corsa del bigonzo nel lontano 1968, attribuì a questa contrada tali simboli ispirandosi alla illustrissima e "serenissima" città di Venezia con l'unica differenza che il leone alato veneziano è qui sostituito dal leone rampante da cui deriva l'appellativo "Rampa".
Oltre ai vessilli della contrada, sfila lungo il Corso il drappo vinto nella precedente edizione del Palio delle Contrade.
Seguono le autorità civili, religiose e militari. Nell'ordine troviamo la figura del Notaro, inserita nel corteo della Contrada già dal 2011 dopo la sua istituzionalizzazione come Associazione. Il Notaro ha in mano un registro dei conti che simboleggia l'attività svolta da questa figura nei borghi italici dell'epoca. Segue il drappello delle guardie armate tra cui è possibile scorgere la novità di questa edizione, le due guardie svizzere nelle loro eleganti divise multicolore in uso nel Cinquecento. Le milizie sono a protezione di papa Giulio II Della Rovere, di cui si può ammirare lo stemma papale e che nel 1506 reclutò tali mercenari elvetici. Seguono altre figure religiose, come il vescovo della diocesi, parroci e suore. Inoltre, si distingue la presenza di un monaco francescano che, precedentemente membro dell'ordine dei cavalieri Templari, è arrivato in Italia sul finire del Quattrocento al seguito dello stesso papa Della Rovere, all’epoca vescovo di Carpentras (Francia).
Il corteo prosegue con le coppie nobiliari che rappresentano la componente locale più ricca e altolocata dell'antico abitato di Monterano.
Chiudono il corteo i grandi e piccoli atleti, che difenderanno i nostri colori, e la servitù a seguito della corte, composta da membri di classi sociali inferiori giunti con prodotti locali, tra i quali è possibile scorgere anche fra Peppe.
La realizzazione di questo corteo è stata possibile grazie alla assidua e meticolosa attività della sarta ufficiale della contrada Ida Pasquali.